Nel mondo animale la sessualità è uno dei fenomeni fondamentali della vita di ciascun individuo, ma soprattutto della specie cui l'individuo appartiene. Lo scopo di ogni animale, sia esso maschio o femmina, è quello di riuscire a trasmettere nelle generazioni successive il proprio bagaglio genetico secondo quella che viene definita fitness riproduttiva.
Già Darwin aveva perfettamente compreso il ruolo enorme della riproduzione sessuale,
osservando come all'interno del regno animale, oltre alla lotta per la sopravvivenza, si
assista anche alla lotta per la riproduzione, nella quale riescono sempre vincitori i soggetti più dotati e maggiormente competitivi. In quest'ottica solo i geni e i caratteri fisici e comportamentali migliori verrebbero trasmessi nelle diverse generazioni.
La sessualità si esprime attraverso il corteggiamento, il quale raggruppa in sé tutti quei moduli comportamentali che fanno da preludio al vero e proprio accoppiamento. Affinché però quest'ultimo possa aver luogo, è indispensabile che vengano rispettati alcuni importanti step comportamentali:
(a) deve avvenire il riconoscimento fra i partner;
(b) deve verificarsi l'incontro e il congiungimento degli organi sessuali;
(c) deve esserci una contemporanea disponibilità all'accoppiamento;
(d) deve essere superata l'aggressività intraspecifica tra i partner.
Nello svolgimento del corteggiamento, è possibile riscontrare nei soggetti coinvolti una
serie continua di movimenti ambivalenti. Di solito, infatti, nel maschio si ritrova un atteggiamento che è il risultato della combinazione del comportamento sessuale e quello tipico dell'attacco, mentre nella femmina il comportamento prettamente sessuale si collega a quello relativo alla fuga e alla difesa.
Tale situazione di ambivalenza viene risolta tramite dei meccanismi che mirano a inibire l'aggressività fra i due partner sessuali tramite l'attuazione di rituali di pacificazione.
Si tratta di modelli comportamentali che hanno perso la loro funzione originaria ed hanno acquisito un significato diverso; in questo caso la ritualizzazione permette la risoluzione pacifica della situazione permettendo l'avvicinamento fra i partner.
Nel cane, come in tutti gli animali domestici, rispetto al selvatico, la disponibilità alla
riproduzione aumenta di frequenza. Le cagne infatti, rispetto alle lupe, entrano in estro – comunemente detto anche calore – due volte in un anno piuttosto che una volta l'anno.
Durante il periodo estrale, che dipende strettamente da mutamenti ormonali che
preparano l'organismo femminile all'accoppiamento e alla riproduzione, il comportamento della femmina può cambiare. Tendenzialmente diventa più invitante e socievole nei confronti dei maschi e molto più competitiva e aggressiva verso le altre femmine.
È uno dei compiti della femmina quello di attirare il partner nel momento riproduttivo e
raggiunge il suo obiettivo utilizzando particolari richiami. Tra questi si distinguono
principalmente:
a) Richiami visivi: sono strettamente connessi a particolari posture e movimenti
b) Richiami odorosi: vengono effettuati tramite la marcatura e i quali permettono una trasmissione di informazioni anche a distanza. |